SNE 2025 a Celle di Bulgheria

SNE 2025 a Celle di Bulgheria


Per la XXVIa edizione della Settimana Nazionale dell’Escursionismo, la CCE ha confermato il nuovo format, già impiegato nel 2024, per questa importante manifestazione che pur mantenendo la denominazione di “Settimana” si svolgerà nell’arco di 5 giorni.

Appuntamento fondamentale di arricchimento, aggiornamento, scambio, socialità e punto di riferimento per tutto l’escursionismo CAI, ha l’obiettivo principale di previlegiare la qualità delle escursioni alla quantità e di prevedere attività (collegate alle escursioni) culturali, scientifiche, divulgative e promozionali (incontri, proiezioni, mostre, visite guidate, ecc.) da svolgersi preferibilmente nel tardo pomeriggio e nel dopo cena.

La base operativa della manifestazione è Celle di Bulgheria in provincia di Salerno nel Parco Nazionale del Cilento e Valle di Diano. A breve distanza ci sono note mete turistiche balneari (Palinuro, Marina di Camerota, Scario) e quindi si presta anche per una vacanza con altre finalità.

Celle di Bulgheria è un piccolo borgo medioevale arroccato sulle falde calcaree del Bulgheria, importante monte Cilentano.

Il territorio comunale è compreso nei confini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Il nome Bulgheria deriverebbe da un insediamento di bulgari mercenari dell’esercito longobardo mentre Celle potrebbe riferirsi alle celle di un monastero esistente sul monte nel VI secolo. In questo paesino sono degne di interesse la Casa del canonico De Luca e l’antica Chiesa di Santa Maria della Neve.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è il secondo parco protetto più grande d’Italia. Si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta“, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano, e comprende le cime dei monti Alburni, Gelbison, i contrafforti costieri del monte Bulgheria e del monte Stella, la vetta più alta della Campania del monte Cervati.

La straordinaria ricchezza naturalistica dell’eterogeneo territorio va di pari passo con il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura: dal richiamo della ninfa Leucosia alle spiagge dove Palinuro lasciò Enea, dalle rovine delle colonie greche di Elea e Paestum alla meravigliosa Certosa di Padula.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO (1998) con i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi, testimonianza della presenza di diverse civiltà nel corso dei secoli come il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte. 

Il Parco ospita una vasta gamma di habitat naturali, che vanno dalle montagne alle coste, con una grande varietà di flora e fauna, molti dei quali sono endemici della regione.

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato riconosciuto come Riserva della Biosfera MAB (1997) e Geoparco UNESCO (2010) per l’alta concentrazione di biodiversità e per le numerose grotte naturali sia nell’entroterra che lungo la costa, formate grazie alla natura carsica del terreno. In particolare, lungo la costa, si trova una formazione geologica chiamata “Flysch del Cilento”, caratterizzata da rocce sedimentarie con una stratificazione unica che a volte assume forme e colori particolari.

 

Le dolci colline ricoperte di ulivi secolari si contrappongono alle aspre montagne calcaree, creando un paesaggio unico e suggestivo.

Sul lato costiero, il Flysch del Cilento caratterizza il paesaggio con le sue rocce stratificate e colorate, come si può notare nella località delle Ripe Rosse o nel terrazzo marino di Punta Licosa. 

Qui, la vegetazione è caratterizzata dalla macchia mediterranea e dalle dolci colline che degradano verso il mare.

Mentre ci si inoltra nell’entroterra, ci si trova immersi in un paesaggio completamente diverso, quello delle rocce calcaree. Qui, il paesaggio è modellato dalle forme carsiche e dalle grandi forre scavate dai torrenti che attraversano il territorio. La vegetazione è più scarsa a causa della “povertà” dei terreni, ma dove le condizioni lo permettono, si possono trovare boschi mediterranei, faggeti e prati a lavanda.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questo territorio sono le forme carsiche, come i solchi dei campi carreggiati, le doline, gli ighiottitoi e le grotte. Molte di queste grotte sono ancora inesplorate, come la grotta dell’Auso presso S. Angelo a Fasanella o la grotta di Castelcivita, che si estende per quasi 5 km.

Le Grotte di Pertosa-Auletta sono costituite da tre rami pressoché paralleli di cui quello più settentrionale ospita il percorso turistico, mentre gli altri due, il mediano e quello più meridionale, costituiscono i settori ipogei più marcatamente speleologici.

Il ramo più meridionale, denominato Ramo della sorgente, è attraversato per tutto il suo sviluppo da un corso d’acqua perenne, il fiume Negro, che riemerge in superficie dall’ingresso della grotta. Qui una diga di sbarramento delle acque, eretta per lo sfruttamento del torrente a fini idroelettrici, ha fatto sì che il suo livello si innalzasse a tal punto da richiedere l’utilizzo di imbarcazioni per accedere alla cavità più interna.

Anche il fiume Bussento ha prodotto forme carsiche di grande impatto, come il suo lungo corso sotterraneo nel tratto Caselle in Pittari-Morigerati, mentre le gole profonde del fiume Mingardo nel tratto di attraversamento del Monte Bulgheria sono un altro esempio di fenomeni carsici di grande bellezza.

Sono considerati ambiti di paesaggio:

Valle del Calore; Valle dell’Alento; Vallo di Diano ed i Monti della Maddalena; Monti Alburni e la Valle del Tanagro; Monte Cervati; Monte Bulgheria; Monte Chianello – Soprano; Monte Motola-Cocuzzo; Monte Gelbison; Monte Centaurino; Monte Stella; Monte Vesalo; Monte Forcella-Serralunga con il Fiume Bussento; Pisciotta; Roccagloriosa – Torre Orsaia.

ESCURSIONISMO

Durante tutti i 5 giorni vi saranno escursioni libere o in accompagnamento nelle località circostanti: Monte Cervati, Monte Bulgheria, Monte Gelbison, Costiera da Palinuro a Camerota

VI° RADUNO NAZIONALE SENIORES

Mercoledì 10 settembre 2025 a cura gruppo Seniores Nazionale

III° RADUNO GIOVANI CAI

10 - 12 settembre 2025 – Trekking

XVII° RADUNO NAZIONALE CICLOESCURSIONISMO

Da giovedì 11 a sabato 13 settembre 2025 a cura gruppo Ciclo escursionismo
Diversi saranno i percorsi proposti, diversificati per difficoltà e dislivello.

II° RADUNO NAZIONALE FAMILY CAI

Sabato 13 settembre 2025
escursione con famiglie gestita dal gruppo di lavoro Nazionale

Durante tutti i 5 giorni vi saranno attività: culturali, scientifiche, divulgative e promozionali, con incontri, proiezioni, mostre.